Nel mercato delle locazioni di breve durata, alimentate anche dalle prenotazioni effettuate online tramite principalmente i portali Airbnb e Booking, si è diffusa l'abitudine di far firmare all'arrivo degli ospiti nell'immobile un contratto di locazione scritto. Solitamente tale contratto consiste in una schedina di una pagina, difficilmente viene predisposto un vero e proprio contratto per uso turistico.
Vi sono essenzialmente due motivi principali per cui l'host fa firmare un contratto di locazione di breve durata al turista al suo arrivo nell'alloggio, in primo luogo il contratto scritto per uso turistico è una forma di tutela nei confonti dell'ospite che non dovesse lasciare l'immobile alla scadenza pattuita. In tale caso il locatore potrà attivarsi con la procedura di sfratto, basata sul contratto scritto e firmato dalle parti.
In secondo luogo la Polizia municipale attribuisce rilevanza al contratto scritto durante i controlli negli appartementi locati. E' noto a tutti che la differenza tra le locazioni brevi e l'attività ricettiva è quanto mai sottile e spesso i funzionari della Polizia municipale ritengono fondamentale l'esistenza di un contratto di locazione di breve durata firmato dalle parti.
In ogni caso è bene sottolineare che la forma scritta è richiesta per i contratti di locazione, in quanto si deroga al principio della libertà di forma contrattuale che vige nell'ordinamento giuridico italiano.
Nel settore delle locazioni brevi, inoltre, quando il turista prenota il suo soggiorno facendo un click online sul portale, egli va a concludere un contratto sulla base delle condizioni generali del portale stesso ma anche con riferimento al suo locatore, si pone quindi il problema di come inquadrare il contratto sottoscritto al suo arrivo presso l'alloggio dell'host.
Per evitare potenziali conflitti tra quanto accettato online e quanto firmato dall'ospite al suo arrivo nell'alloggio, la migliore soluzione è quella di coordinare nel miglior modo possibile il rapporto accettato online e quello instaurato di persona con l'ospite al suo arrivo.
Infatti è bene ricordare che, quando il contratto di locazione breve viene concluso online, con la propria accettazione l'ospite accetta la disciplina imposta dalle condizioni generali del portale online ma assume anche nello stesso tempo un impegno nei confronti dell'host.
Per questo motivo è opportuno che il secondo contratto, quello fatto firmare all'arrivo all'ospite, ricalchi il rapporto giuridico già sorto precedentemente online.
La Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi ha pubblicato uno schema contrattuale utilizzabile per disciplinare i rapporti tra privati che locano il loro immobile o parte di esso per un breve periodo (non superiore a 30 giorni) a scopo turistico.Il contratto tipo è accompagnato da diverse Linee Guida, che esplicitano alcuni aspetti tecnici e suggeriscono eventuali personalizzazioni del testo dell'accordo, in base a specifiche necessità.
Anche a questo indirizzo URL potete scaricare un facsimile di contratto di locazione per uso turistico che ovviamente potete adattare secondo le vostre esigenze,oppure a questo secondo indirizzo URL,
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All'interno dell'unica categoria degli alloggi locati per esigenze turistiche-abitative, occorre distinguere tra locazioni relative ad alloggi per esigenze abitative esclusivamente turistiche e alloggi per esigenze non esclusivament turistiche ma anche di primaria abitazione.
Le locazioni turistiche hanno in comune con le locazioni transitorie l'obbligo della forma scritta.
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È importante ricordare che i modelli di contratto sono solo un punto di partenza e potrebbero non essere adatti a tutte le situazioni. Assicurati di personalizzare il contratto per soddisfare le specifiche esigenze della tua locazione breve e consulta un professionista per ottenere consigli legali pertinenti al tuo caso specifico.
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